Siamo i figli di quello che abbiamo intorno, come crescono i bambini in israele.

A volte la vita e' strana, e' da un po' di giorni che, vedendo i video della crudelta' dei soldati israeliani su bambini e anziani palestinesi mi nascevano domande e anche risposte di come un essere umano possa essere cosi' crudele e fiero anche di esserlo.
La risposta mi portava a dirmi, sono educati dentro alla menzogna fin dalla nascita. se uno torna indietro nel tempo e si riporta a quando era bambino , la cultura,le abitudini e la vita stessa che vedi attorno a te poi, diventano la tua vita.

Se prendi un gruppo di bambini da crescere e li educhi dicendogli tutto il mondo ce l'ha con loro perche' loro sono gli esseri umani che domineranno il mondo, il popolo eletto e che, nel passato il loro popolo e' stato perseguitato , che i loro bisnonni, i loro nonni sono stati uccisi vigliaccamente nelle camere a gas anche se poi ad Auswitz comprovando le camere che venivano usate ad essere celle di morte per via del gas, beh, nessuno mai e' riuscito a stabilre che in quelle camere il gas ci sia stato per davvero, i muri si impregnano e per anni e anni possono testimoniare la presenza o no dei gas. Il colocausto non c'e' mai stato.
Li hanno fatti diventare cattivi con le menzogne.
Poi in questo strano periodo di storia dove stanno uscendo tantissime verita' ...a volte sembra che i pensieri diventino effettivamente delle richieste, una specie di telepatia che ti fa trovare le risposte alle tue domande.

Ronnie Barkan, l attivista per la pace di nazionalita' israeliana rilascia un video dove riempie una parte delle risposte alle mie domande.

E parla dell'indottrinamento che i bambini israeliani hanno fin all' asilo e rilascia queste parole:

"Come chiunque cresca in Israele, passare attraverso l’intero meccanismo di indottrinamento e' una cosa normale.
Siamo già addestrati per diventare soldati fin dall'asilo.
Nel momento in cui ho capito che ero riuscito a superare quell’indottrinamento, tutto mi è diventato molto chiaro. Perché la situazione è chiarissima.
Uno dei principali successi della propaganda israeliana è convincere il mondo che la situazione è complicata. Ma è tutt’altro che complicata.
Probabilmente viene solo complicata..
Il conflitto meno complicato del mondo oggi riguarda fondamentalmente coloro che detengono il potere.
Coloro che opprimono, sottomettono e commerciano con le popolazioni indigene della terra. Che sono state oppressi, sottomesse ed espulsi dalla loro terra e questo è ciò di cui si tratta.
La situazione qui non è molto diversa, a parte il modo in cui viene percepita nel mondo e nella stessa società israeliana.
A loro piace percepirsi come qualcosa, qualcosa di più, sai, sai, liberale, progressista e tutto il resto.
E anch'io mi sono considerato tale finché non me ne sono reso conto in realtà no, non è così
Il caso è molto chiaro e io non sono dalla parte giusta della storia ed è stato allora che sono riuscito a superare questo tipo di lavaggio del cervello.
Poi il resto è stato molto facile.
Israele stava cercando di creare un luogo destinato a un gruppo selezionato e solo quello. Non è solo il fatto che volevano usurpare la vostra terra, le vostre risorse e tutto il resto. Riguarda anche la natura esclusiva del luogo. Che questo è nostro e solo nostro.
E anche di ogni palestinese nato in Israele, anche se è cittadino israeliano
è considerato una sorta di minaccia per lo Stato.
La necessità di separarsi e di non interagire con i palestinesi fa parte dell’identità israeliana, quindi dobbiamo capire che l’identità israeliana dipende dal negare l’identità palestinese e negare completamente l’esistenza dei palestinesi o almeno negare la loro identità, la loro cultura e così via.
Subito dopo dell'inizio della pulizia etnica della Palestina, subito dopo che i palestinesi furono espulsi dalle loro case e divennero rifugiati, la cosa successiva che accadde fu che ci fu un massiccio tentativo di saccheggio di libri e altri artefatti culturali dalle case palestinesi, diretto dalla Biblioteca nazionale di Israele è così per una ragione se quando diciamo che l'esistenza è resistenza.
Per i palestinesi questo è vero solo perché esistono sulla loro terra.
Questo è di per sé un atto di resistenza.
Ancor di più quando rivendicano davvero i loro diritti.
Rivendica la sua identità culturale. è così che funziona. produrre cultura palestinese è un atto di guerra."

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